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giovedì 24 febbraio 2011

Frutti di pace

Non si può  dare confini alle anime

Né imbrigliare le lacrime

nessun uomo , nessuna legge,  nessuna religione,

può liberarsi di un fardello così pesante, 


che si chiama coscienza!

Non è uomo,

chi non è capace di asciugare il sangue della propria gente

versato su una terra irta di rovi, 


crudeli catene e amari bavagli.

Non è uomo,

chi non guarda negli occhi il suo popolo

mentre alza lo sguardo al cupo cielo

nel tentativo di scorgere un nuovo arcobaleno.

Non è uomo,

chi si avventa crudelmente su una preda in catene,

uccidendola mille volte e dicendo di amarla.

Onore dunque a quel popolo,

che ha il coraggio di spezzare le fitte maglie di una rete

piena di pesci in lenta agonia,

appesi in balia di un avvoltoio, illuso da perenne potere

che non si aspetta reazioni dai suoi prigionieri.

Ma  una voce piccola e un flebile pianto

han sussurrato al vento il loro dolore

Si è levato in alto un grido per essere ascoltato!

Altre creature alate, o  aquile reali o angeli … verranno…

a liberare il loro corpi e le loro anime

che torneranno a vivere tra le acque del mare;

e le mamme avranno di nuovo in braccio i loro figli

e i figli avranno mani per asciugare le loro lacrime

e i padri scaveranno con le loro mani la terra dei loro avi

per piantarci ulivi che daranno frutti di pace.

4 commenti:

  1. La pace a volte passa attraverso la morte di tanti innocenti,mai dimenticare che niente ci è regalato ne dovuto,portiamo rispetto a chi non c'è più per un mondo migliore ricordandoli.

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  2. ciao carissima benvenuta e grazie ...

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  3. Mi son saliti i brividi. Uno scritto incisivo che arriva dritto all'anima...per chi ancora la sà ascoltare.
    Sereno giorno Costy

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  4. E' giusto..arriva all'anima di chi sa ascoltare, grazie per aver ascoltato Dandelion..

    Serenità e pace, Costy :)

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